Dott. Leonardo Roberti
Come lavoro
Percorso terapeutico: primi colloqui
Il percorso terapeutico parte con una serie di incontri preliminari, volti a conoscere il caso ed a definire una prima strategia di aiuto. I primi 2-3 incontri sono fondamentali per inquadrare la problematica di vita che si sta attraversando. Che sia un adulto singolo, un adolescente, un bimbo, o l’intero nucleo familiare a presentare una richiesta d’aiuto, nei primi colloqui effettuo una diagnosi psicologica attraverso l’osservazione clinica ed il colloquio clinico. Molte volte somministro anche dei test di personalità in modo da inquadrare in maniera più puntuale e rapida i punti di forza su cui far leva e le aree di fragilità sulle quali lavorare.
Al termine di questi primi incontri restituisco a chi mi ha chiesto aiuto un quadro preciso sull’intervento che secondo me è opportuno eseguire. Spesso bastano pochi incontri per superare una difficoltà, altre volte invece è necessario un breve percorso di psicoterapia. Durata e obiettivi terapeutici vengono definiti in maniera chiara e contrattati con chi ho di fronte. Durante il percorso terapeutico il paziente ha il ruolo di protagonista. E’ lui a decidere la strada da percorrere. Il terapeuta è un semplice supporto e una guida verso mete che la persona ha liberamente scelto di raggiungere.
Percorso terapeutico: quando la psicoterapia inizia
Quando si è adulti, solitamente, la motivazione ad intraprendere un percorso psicoterapico è abbastanza forte o sufficiente per determinarne il buon esito finale. Con gli adolescenti e i bambini, invece, è frequente che non ci sia una motivazione al trattamento. Se i ragazzi si rifiutano di “venire a fare quattro chiacchiere dallo psicologo”, cerco di aiutare i genitori fornendo loro una lettura clinica della situazione che il proprio figlio sta attraversando e tento di dargli gli strumenti per aiutarlo. Quando al contrario sono proprio gli adolescenti a volersi rivolgere a uno psicologo, la percentuale di successo della terapia è del 100%, perché a quell’età si è pieni di risorse, duttili e molto determinati.Con i bimbi è raro che siano loro a voler andare dallo psicologo. Vengono inviati sempre da uno o entrambi i genitori, con l’ansia e l’aspettativa che si risolva completamente il problema che presentano. La psicoterapia infantile funziona però pienamente solo con l’aiuto dei genitori stessi i quali, coinvolti attivamente, sono parte integrante e fondamentale del processo terapeutico.
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Nella terapia di coppia il successo della terapia è determinato dalla capacità di entrambi i partner di lasciar andare i conflitti del passato e di riscoprirsi nel presente, con lo sguardo rivolto alla progettualità futura. La famiglia, in ultimo, è il motore principale del benessere individuale, ma può diventare anche teatro dei più tragici conflitti. La psicoterapia familiare necessità del piccolo contributo al cambiamento da parte di ciascun membro della famiglia. Anche il proverbio lo dice: “l’unione fa la forza!”.